Dieci giorni di spettacoli con alcuni dei più bei nomi della scena internazionale: Ute Lemper, erede del teatro espressionista di Brecht-Weill che inaugura il 42° Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia il 2 agosto; Angélica Liddell, fra le vere rivelazioni delle ultime stagioni con una personale versione del Riccardo III di Shakespeare; David Espinosa e il provocatorio “minimalismo” di Mi gran obra, esempio di teatro al tempo della crisi.
E ancora: la regia d’arte di Krystian Lupa con Ritter Dene Voss di Thomas Bernhard; le riletture graffianti dei classici di Thomas Ostermeier, questa volta Un nemico del popolo di Ibsen; la “scrittura” tecnologica di Guy Cassiers per Sunken Red di Jeroen Brouwers con lo straordinario interprete Dirk Roofthooft; il mondo onirico di Gabriela Carrizo e dei Peeping Tom così come appare nel loro ultimo spettacolo, 32 rue Vandenbranden; la vitalità del teatro argentino, novità della scena di questi anni, con Claudio Tolcachir, regista e autore di El viento en un violín; la felice sintesi fra arti diverse secondo Jan Lauwers che firma Marketplace 76; Shakespeare riscritto da Tim Crouch attraverso i personaggi minori delle sue commedie nella messinscena di Fabrizio Arcuri: Banquo da Macbeth, Fiordipisello dal Sogno di una notte di mezza estate, Cinna da Giulio Cesare, Calibano dalla Tempesta.
Infine: Declan Donnellan, fra i più influenti registi europei ad aver affrontato i grandi classici della drammaturgia di tutto il mondo, con Ubu Roi di Alfred Jarry; e il celebrato drammaturgo, attore e regista libanese Wajdi Mouawad con il monologo Seuls.
Il Festival vedrà anche il debutto a Venezia del Direttore Àlex Rigola. Autore di incisive riscritture di grandi classici che lo hanno reso noto oltre i confini della Spagna e anche in Italia, Àlex Rigola ha frequentato molta drammaturgia moderna e contemporanea mettendo in scena anche testi di scrittori celebri, come il romanzo incompiuto di Roberto Bolaño, 2666. E a Bolaño, autore di culto, torna Rigola con l’adattamento per le scene del racconto El polícia del las ratas.
Nel 42. Festival verranno presentate anche le creazioni originali nate da Biennale College – Teatro, frutto del lavoro laboratoriale dei tanti giovani artisti selezionati accanto a maestri della scena. Nasce così Shakespeare, un itinerario in 5 brevi spettacoli sui personaggi shakespeariani, scelti e visti secondo gli approcci radicalmente diversi di altrettanti registi - Angélica Liddell, Claudio Tolcachir, Gabriela Carrizo, Jan Lauwers, Krystian Lupa. Nascono così anche le versioni site specific, modulate cioè sui luoghi e con i partecipanti ai laboratori veneziani, degli spettacoli di Motus, Nella Tempesta, e La Veronal, Picasso - Pájaros muertos. E nasce così anche Natura e origine della mente, elaborato da Romeo Castellucci con i 20 attori e performer del suo workshop veneziano.
Un daily per sapere tutto sul Festiva: gli spettacoli, le interviste, i focus tematici, recensioni, notizie e curiosità. E’ “La Tempesta”, il giornale cartaceo e on line che fornirà un’informazione quotidiana al pubblico del Festival raccontandone la vita giorno per giorno grazie a una redazione al completo di giornalisti, critici, disegnatori, fotografi, tutti attivi, in misura diversa, nel campo sempre più variegato della cronaca teatrale.
La redazione, che avrà la sua sede a Ca’ Giustinian, nasce attorno al laboratorio di critica teatrale condotto da Andrea Porcheddu, coadiuvato da Roberta Ferraresi. E’ uno dei 16 workshop di Biennale College – Teatro, la nuova iniziativa che coinvolge tutti i settori della Biennale, dove la formazione si traduce in fatti compiuti. Se importante è la conoscenza delle tecniche e dei saperi dello spettacolo, altrettanto importante è il momento di riflessione e di analisi finale.
Il giornale sarà in distribuzione presso tutti i luoghi del Festival e a Ca’ Giustinian, sede della Biennale, a partire da venerdì 2 agosto.
Informazioni www.labiennale.org